La lucertola al sole… si gratta!

Finalmente è estate! Con il tuo bel telo da mare nella borsa, non perdi occasione per fare la lucertola al sole. Intanto aspetti le vacanze ben decisa a conquistare da subito una tintarella da invidia. Non vuoi certo andare in spiaggia con quel brutto incarnato mozzarella! Ma dalle prime esposizioni, cominci a grattarti e appaiono delle bollicine sospette…

Allergica al sole

Che seccatura! Chiedi in farmacia e ti dicono che probabilmente sei allergica al sole! Allergica al sole?! Proprio tu che, anche a costo di feroci scottature, ti sei sempre sdraiata sulle rocce  al sole, anche a mezzogiorno!

Siamo abituati a chiamarlo eritema solare, in realtà si chiama Lucite Estiva Benigna (LEB), e di estivo non ha che il nome, poiché può apparire durante l’esposizione ai raggi solari in primavera e in estate, col bel tempo ma anche col cielo coperto, persino attraverso i vetri.

Cos’è la Lucite Estiva Benigna (LEB)

Non si può propriamente parlare di allergia ma piuttosto di una reazione tossica localizzata. Infatti i sintomi della Lucite Estiva Benigna sono direttamente proporzionali alla quantità di raggi ricevuta. Cioè, più sole prendi, più diventi allergica!
Dopo la seconda o terza esposizione, compare lo sfogo di piccole bolle e macchie rosse sulle parti esposte al sole. Risparmiando generalmente il viso, queste manifestazioni cutanee preferiscono la scollatura, il collo, l’avambraccio, le spalle e la pianta del piede. La Lucite Estiva Benigna può provocare un forte prurito, tanto da rendere difficile anche il sonno. Alcuni fortunati vedranno sparire questo fenomeno dopo circa 8 giorni di esposizione, infatti l’abbronzatura può giocare un ruolo protettivo; le pelli più chiare, dopo 10 o 15 giorni, a condizione di restare all’ombra. Uno spazio di tempo sufficiente per rovinare una buona parte delle vacanze.

Non credere di essertene sbarazzata per il futuro, rischia di ripresentarsi ad ogni esposizione.

Attenzione ai raggi UVA

Qual è la causa di questa reazione allergica ? Alcuni dermatologi sospettano dei raggi UVA. Questa ipotesi associata ad un cattivo uso di creme solari potrebbe paradossalmente spiegare l’aumento di casi di LEB. In effetti, la maggior parte delle “protezioni totali” proteggono dagli UVB ma solo parzialmente dagli UVA. Erroneamente rassicurati, i villeggianti si danno a delle superesposizioni irragionevoli, che provocano invece il recente aumento dei casi di allergie solari.

Le precauzioni

Se l’anno scorso, la LEB ha già rovinato le tue vacanze, è meglio evitare di esporti senza prendere precauzioni.
Non dimenticare mai una crema con filtro solare a coefficiente di protezione elevato nei confronti degli UVA ed UVB, da riapplicare di frequente ed in abbondanza, sopratutto dopo il bagno o se si suda molto.

Una crema ad alto fattore di protezione va applicata costantemente in montagna, durante lunghe passeggiate, scalate o sciate.

Il filtro solare va applicato anche nei giorni con tempo nuvoloso, perchè l’azione dei raggi solari è identica.

Una terapia preventiva con preparati a base di beta-carotene o vitamina PP, assunti alcune settimane prima dell’esposizione solare, può essere utile.

Non sempre allergia

Tuttavia, non tutte le reazioni cutanee sono dovute alla Lucite Estiva Benigna. La sensibilità della pelle ai raggi UV può aumentare con l’assunzione di alcuni farmaci. Sono noti gli effetti di rigetto di alcuni cosmetici ma molto meno quelli dei cosiddetti farmaci fotosensibilizzanti.

Proteggi sempre la tua pelle

Ricordati che il sole accelera l’invecchiamento cutaneo. Proteggendosi contro gli ultravioletti dall’infanzia, si riduce al massimo il rischio di tumori della pelle. Se hai la pelle chiara, sparsa di nei, o se hai persone in famiglia che abbiano già avuto melanomi, fai attenzione. Proteggiti dal sole e attenta ai segni sospetti sulla pelle.

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico