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Il diabete, lo zucchero e la dolce tentazione

Il diabete, lo zucchero e la dolce tentazione

Parliamo del diabete, la malattia del secolo e del benessere, frutto della dolce tentazione dello zucchero e dei carboidrati, una malattia subdola, con la quale si può convivere, ma che a nostra insaputa cova sotto la cenere nel nostro organismo in attesa della scintilla. L’attuale epidemia di diabete è il frutto di una alimentazione in eccesso che non viene smaltita conuna sufficiente attività fisica; ne risulta un eccessivo accumulo di grasso, soprattutto a livello addominale e muscolare. Il risultato è che una percentuale elevata della popolazione ha il diabete, ma sono decine di migliaia quelli che non lo sanno o non vogliono saperlo.

Che paura, speriamo di no, non ci pensiamo… nel dubbio meglio non saperlo, niente controlli e così stiamo tranquilli.  Magari fosse così semplice!

Cos’è il diabete

Il diabete è una delle malattie metaboliche più diffuse, in particolare fra i bambini e gli adolescenti. Detto anche diabete mellitocioè dolce (chiamato così dagli antichi greci per la presenza di urine di tale sapore), è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue, nota come iperglicemia. È una condizione grave che influisce sulla capacità del corpo di produrre insulina. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che stimola le cellule a prelevare lo zucchero dal sangue, abbassandone la quantità circolante.

Energia per funzionare

l'insulina-è-la-chiaveL’organismo è formato da milioni di cellule che hanno bisogno di energia per funzionare, a questo scopo gli alimenti sono trasformati in uno zucchero detto glucosio, che giunge alle cellule grazie alla circolazione sanguigna ed è una delle sostanze necessarie alle cellule per produrre energia.

 

 

Perché il glucosio possa essere assorbito dalle cellule devono essere soddisfatte due condizioni.

1 Le cellule devono avere abbastanza porte d’ingresso per il glucosio (recettori).
2 Per aprire queste porte è necessaria una sostanza chiave (ossia una sostanza detta insulina).

Se questi due requisiti sono soddisfatti il glucosio può entrare nelle cellule, dove viene usato per produrre l’energia.

Senza energia, le cellule muoiono

Quando si è diabetici le cellule hanno difficoltà a ottenere il glucosio necessario per produrre energia. Ciò significa che il corpo non può mantenere i giusti livelli di zucchero nel sangue. Il diabete può impedire alle cellule di ricevere la quantità di glucosio adeguata in due modi diversi, causando il diabete di tipo 1 o di tipo 2.

Diabete di tipo 1

IPERGLICEMIANel diabete di tipo 1 il pancreas non produce l’insulina, la chiave necessaria per aprire le porte, quindi il glucosio non può entrare nelle cellule e si accumula nel sangue.

Il diabete di tipo 1 è una forma di diabete che si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza, anche se non sono rari i casi di insorgenza nell’età adulta. Per questa ragione fino a poco tempo fa veniva denominato diabete infantile.

È una malattia autoimmune causata dalla produzione di autoanticorpi (anticorpi che distruggono tessuti ed organi propri non riconoscendoli come appartenenti al copro ma come organi esterni) che attaccano le cellule Beta che all’interno del pancreas sono deputate alla produzione di insulina. Si verifica, pertanto, una situazione di eccesso di glucosio nel sangue identificata con il nome di iperglicemia.

La mancanza o la scarsità di insulina non consente al corpo di utilizzare gli zuccheri, introdotti attraverso l’alimentazione, che vengono così eliminati con le urine.
In questa situazione l’organismo è costretto a produrre energia in altri modi, principalmente attraverso il metabolismo dei grassi, il che comporta la produzione dei cosiddetti corpi chetonici. L’accumulo di corpi chetonici nell’organismo, se non si interviene per tempo, può portare a conseguenze molto pericolose fino al coma.

I corpi chetonici

Si tratta di molecole di natura lipidica sintetizzate dal fegato, che però hanno delle caratteristiche metaboliche simili a quelle degli zuccheri. In condizioni particolari il cervello ne stimola una maggiore produzione. Tra i corpi chetogeni  c’è anche l’acetone che conferisce l’alito dolciastro caratteristico. I corpi chetogeni in eccesso passano nelle urine e danneggiano i reni, portano a disidratazione, stanchezza muscolare e crampi, e persino ad aritmia cardiaca. Per ripristinare la condizione metabolica normale e recuperare le forze, bisogna reintrodurre sali minerali e glucosio nella dieta, oppure effettuare la somministrazione di insulina se la chetosi sia indotta dal diabete o da malattie del pancreas.

Il diabete di tipo 1 non può essere curato, ma la diagnosi precoce e le scelte di stile di vita possono modificare l’impatto della condizione.

Diabete di tipo 2

troppo-glucosioIl diabete di tipo 2, la forma più comune e tipica dell’età adulta, è causato da diversi fattori, principalmente di tipo genetico e legati allo stile di vita. Si verifica quando la quantità di insulina (chiave) è sufficiente, ma non sono sufficenti le porte (recettori cellulari) che permettono l’ingresso del glucosio. Anche se l’insulina è disponibile, quindi, non può essere usata efficacemente: questa situazione è detta insulinoresistenza e provoca l’aumento della glicemia nel sangue. È la forma più comune di diabete.

Le cause alla base dell’insorgenza della malattia vanno generalmente ricercate in fattori ereditari ed ambientali. Studi approfonditi hanno evidenziato un fattore di trasmissione ereditario, non ancora ben chiarito, che espone alcune popolazioni o addirittura alcune famiglie a tale patologia.

All’ereditarietà si affiancano aspetti caratteristici della persona quali l’obesità: le cellule hanno bisogno di zucchero per vivere, tanto maggiore è il numero di cellule da alimentare tanto maggiore sarà il fabbisogno di insulina. Nelle persone obese, quindi, l’insulina viene prodotta ma non in quantità sufficiente.

La persona affetta da diabete di tipo 2 è quindi generalmente una persona della seconda o terza età, con un peso superiore a quello ideale, spesso con parenti di primo grado diabetici.

sintomi non sono generalmente evidenti come nel diabete di tipo 1, vengono facilmente ignorati e la scoperta del diabete può avvenire in modo del tutto casuale, ad esempio durante un check-up.
La diagnosi di questa forma di diabete, pertanto, può essere anche molto tardiva (mesi o anni) e, per questo motivo, è facile riscontrare al momento della diagnosi la presenza di complicanze in stato avanzato.

Diabete gestazionale

Il diabete gestazionale è una patologia legata unicamente alla gravidanza, che può essere tenuta sotto controllo efficacemente con la dieta e, solo in un numero esiguo di casi, con il ricorso all’insulina. Deve essere monitorato attentamente, ma spesso scompare una volta nato il bambino. Non ha nulla a che fare con un diabete preesistente alla gravidanza e che  può complicarsi, dando origine a patologie anche complesse. Colpisce circa il 4-5% delle donne gravide ma, se si seguono tutti gli accorgimenti necessari, consente di portare avanti la gravidanza in tutta serenità e senza rischi né per la mamma né per il nascituro.

I sintomi

SINTOMI DIABETELa caratteristica che accomuna tutte le tipologie di diabete  è l’iperglicemia, ossia l’alta concentrazione di glucosio nel sangue.

Alcuni dei sintomi tipi del diabete di tipo 2 sono:
– sensazione di stanchezza,
– frequente bisogno di urinare anche nelle ore notturne,
– sete inusuale,
– perdita di peso improvvisa e immotivata,
– visione offuscata e lenta guarigione delle ferite.

Spesso, purtroppo, questi sintomi compaiono improvvisamente, mentre lo sviluppo della malattia ha richiesto tempi lunghi.
Se avete notato questi sintomi o sospettate di avere il diabete, andate dal vostro medico. Sarete indirizzati, se è il caso, presso un centro specializzato dove vi sapranno dare le indicazioni fondamentali per un primo approccio alla malattia.

La terapia

Il diabete attualmente non è una malattia curabile in modo definitivo, anche se la ricerca sta facendo passi di gigante. L’obiettivo terapeutico è lo stesso per qualsiasi tipo di diabete e consiste nel riportare i livelli troppo elevati di glucosio entro i valori di glicemia considerati normali. Si può arrivare a condurre una vita normale, evitando le possibili complicazioni. Basta seguire tre semplici regole: una costante attività fisica, una dieta sana ed equilibrata, l’insulina quando e se è necessaria e l’assunzione di specifici farmaci per la riduzione della glicemia.

Prevenire il diabete

Pratica un’attività fisica regolare per aiutare a gestire il tuo peso e ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Trenta minuti al giorno sono tutto ciò di cui hai bisogno.
Limita il fumo e il consumo di alcol. Se bevi, limitati a uno o due bicchieri al giorno.

Segui una dieta equilibrata di cibi sani e nutrienti e riduci la quantità di grassi saturi.

Controlla il tuo giro vita. Gli uomini dovrebbero avere a una circonferenza della vita di 94 cm o meno, donne di 80 cm o meno. L’eccesso di grasso può aumentare la resistenza del corpo all’insulina.

Avere il diabete non è una tragedia! Accettando la propria condizione, educandoci al controllo e seguendo le terapie e gli accorgimenti quotidiani, sarà possibile vivere una vita uguale agli altri, e garantirsi una vita piena, serena e in armonia, anche in vacanza!

 

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico

 

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