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I neurotrasmettitori della felicità – L’ossitocina, l’ormone delle coccole

I neurotrasmettitori della felicità – L’ossitocina, l’ormone delle coccole

L’ossitocina è l’ormone delle coccole, degli abbracci, del contatto fisico e dell’empatia, è uno dei neurotrasmettitori della felicità che ci fa stare bene con gli altri. Diminuisce i livelli di stress, l’ansia, favorisce la lettura delle emozioni altrui, la fiducia, il senso di appartenenza e la socializzazione. Il suo effetto è stato paragonato a quello prodotto da una blanda dose di alcool, che aiuta a superare la timidezza e aumenta la propensione verso gli altri. Ma non bisogna esagerare. In quantità eccessive, proprio come avviene nel caso dell’alcool, l’ossitocina può scatenare effetti negativi, quali reazioni aggressive o invidia sociale.

L’ormone dell’amore

L’ossitocina viene prodotta dall’ipofisi in molteplici situazioni sociali: nel favorire il parto e l’allattamento, durante le interazioni tra persone che si amano, nel preludio dell’atto sessuale e nell’orgasmo sia maschile che femminile, tanto da essere identificata come ormone dell’amore.
L’ormone, una volta liberato, sprigiona i suoi effetti benefici: regola la temperatura corporea, controlla la pressione sanguigna, alza le difese immunitarie.
Una volta conosciuta solo per i suoi effetti periferici legati alla contrazione uterina e all’allattamento, oggi l’ossitocina è al centro delle indagini per quanto riguarda i comportamenti affiliativi, di attaccamento, interpretazione delle espressioni facciali, altruismo, fiducia, empatia.

Il neurotrasmettitore dell’empatia

empatiaAd influire sul provare empatia sembra essere l’ossitocina: l’ormone sembra incidere sull’encefalo determinando una maggiore o minore capacità di percepire le emozioni altrui, migliorando non solo il rapporto con sé stessi ma anche quello con con gli altri e incrementando autostima e cordialità. Anche l’amicizia è una questione di chimica. Come anche l’abilità, e il piacere, di intrecciare fitte reti di rapporti sociali. Uno degli effetti più importanti dell’ossitocina è che fa da “collante” in tutti i legami affettivi che si instaurano tra le persone. Infatti, oggi viene chiamata anche ormone della socialità.

L’ossitocina aiuta a produrre delle ‘molecole di beatitudine’ per aumentare il piacere delle interazioni sociali. Un effetto cerebrale simile a quello della cannabis. A scoprirlo è un team dell’Università della California a Irvine, guidato dal cervello italiano Daniele Piomelli, noto farmacologo apprezzato a livello internazionale. La ricerca fornisce il primo collegamento tra l’ossitocina e l’anandamide, nota per il suo ruolo nell’attivazione dei recettori dei cannabinoidi nel cervello, che finiscono per aumentare la motivazione e la felicità.

autismoIl team di Piomelli ha poi indagato sul possibile collegamento tra l’anandamide e l’ossitocina, nota per il suo ruolo nella promozione del contatto sociale. Un piccolo numero di neuroni nel cervello produce l’ossitocina e la usa come neurotrasmettitore. Ebbene, quando gli scienziati hanno stimolato quei neuroni, hanno visto aumentare la produzione di anandamide. Cosa ancora più importante, gli scienziati hanno scoperto che bloccando gli effetti dell’anandamide si interrompevano anche quelli pro-sociali dell’ossitocina: questo implica che proprio l’ossitocina rafforza i legami sociali, inducendo la formazione di anandamide. Secondo il team, la scoperta è molto interessante e potrebbe rivelarsi utile nel trattamento dell’autismo aiutando le persone autistiche a socializzare di più.

Parto, allattamento e amore

Fino a pochi anni fa, questo neurotrasmettitore era noto esclusivamente per il ruolo svolto al momento del travaglio e dell’allattamento, poiché facilita le contrazioni uterine e, in seguito, favorisce la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie.

partoNel travaglio, l’ossitocina agisce sulle fasce muscolari dell’utero provocando le contrazioni che portano alla nascita del bambino. Quando questo procedimento naturale non avviene, allora il parto può essere indotto somministrando dell’ossitocina sintetica per via endovenosa. Anche in caso di emergenze e complicazioni quali emorragie post-partum, si ricorre all’integrazione di ossitocina per via endovenosa.

 

Dopo il parto

Questo ormone fondamentale viene prodotto anche dopo il parto e serve a riassestare la dimensione dell’utero. Dopo il parto la serotonina stimola il rilascio degli ormoni dell’allattamento come prolattina e ossitocina: il bambino succhia, gli impulsi nervosi viaggiano dal seno al cervello, l’ossitocina viene prodotta e rilasciata nel sangue e raggiunge le cellule muscolari che si trovano vicino alle cellule produttrici di latte:  queste si contraggono e spingono il latte fuori dal capezzolo.  Il corpo produce ossitocina anche se vede il suo bambino o lo sente piangere. Persino al solo pensiero di allattare si produce ossitocina.
allattamentoL’ossitocina svolge un ruolo importantissimo anche nell’innamoramento che c’è tra genitori e bambino immediatamente dopo la nascita. È proprio grazie alla presenza di quest’ormone che madre e figlio, attraverso il contatto e l’olfatto, si riconoscono e danno vita alla costruzione del rapporto madre-figlio, quel legame unico che rimarrà speciale per tutta la vita.

È importante stimolare la produzione di ossitocina fin dalla nascita. Quando un genitore prende in braccio suo figlio, quando lo stringe a sé per consolarlo, quando lo aiuta a superare una difficoltà o quando giocano insieme divertendosi, la produzione di ossitocina è molto alta. Abbracciate i vostri figli! Anche se loro, a volte, sembrano non volere le vostre coccole!

Sesso e ossitocina

amoreL’ossitocina è rilasciata dai recettori nervosi della pelle, dei capezzoli e degli organi genitali durante la fase preliminare del rapporto sessuale e durante l’orgasmo, sia maschile che femminile. Durante l’atto sessuale l’ossitocina stimola la liberazione della dopamina che accresce la sensazione di piacere data dall’orgasmo. È stato dimostrato che durante l’orgasmo i livelli di ossitocina sono circa 5 volte superiori a quelli usuali. L’ormone dell’amore accresce il reciproco attaccamento, rinsaldando i legami affettivi che si instaurano all’interno della coppia. A differenza del viagra, che stimola il desiderio sessuale maschile indistintamente nei confronti di qualsiasi esponente del sesso femminile, l’ossitocina favorisce la monogamia. Alcune ricerche hanno dimostrato che i maschi con alti livelli di ossitocina, impegnati in una relazione monogama, sono meno sensibili alle avances femminili. Proprio per questo l’ossitocina è stata definita anche l’ormone della fedeltà. Se valga anche per le donne, purtroppo non ci è dato sapere!


Alimenti che stimolano l’ossitocina

L’avena è molto ricca di vitamina B, manganese e molibdeno, un trio di nutrienti che aumenta la produzione di ossitocina, che riduce l’ansia.

Il cacao contiene due composti (anandamide e feniletilammina) che stimolano la produzione di ossitocina e onde alfa calmanti nel cervello.

Oltre alle note proprietà antiossidanti, la vaniglia ha un particolare profumo in grado di attivare i ferormoni e di conseguenza la produzione di ossitocina.

Il frutto del melograno, da sempre considerato frutto afrodisiaco, è ricco di vitamine A, E e C che aumentano il testosterone e gli estrogeni nel sangue che attivano a loro volta l’ossitocina.

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico

 

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