Mamma mia, I PIDOCCHI!!! 6 miti da sfatare
I pidocchi sembrano un dramma, ma in realtà sono solo un evento fastidioso, debellabile nel giro di poche ore e privo di conseguenze. Tuttavia quando ne siamo alle prese, il problema esiste e va affrontato con cura e tempestività.
Come si prendono i pidocchi? Saltano di testa in testa? Trasmettono malattie? Sfatiamo tutti i miti sui pidocchi.
Il pidocchio è un parassita molto democratico: non fa distinzioni di classi o ceto sociale, e può colonizzare teste e persone molto pulite. Anzi, proprio la vita super igienizzata e stressante che conduciamo, causa un’indebolimento delle difese che rende i bambini spesso ospiti dei pidocchi.
A volte questi parassiti non danno alcun segno di sé, finché la presenza di molti di loro si fa sentire a causa del prurito.
Cosa sono i pidocchi?
I pidocchi sono parassiti da 1 a 4 millimetri di lunghezza, dal colore grigio scuro o marrone. Sembra che assumano un colore più chiaro sui capelli chiari e più scuro su quelli scuri.
Si cibano di sangue pungendo il cuoio capelluto dove depositano un liquido che può provocare prurito. Si riproducono attraverso le uova che si chiamano lendini.
Esistono anche altri tipi di pidocchi (del corpo e del pube), ma i pidocchi della testa, quelli in assoluto più comuni, possono vivere solo in testa.
Quanto vivono?
Il pidocchio, in testa, vive circa 3-4 settimane.
Ogni femmina depone circa 10 uova al giorno, nel corso della sua vita depone quindi 3-400 uova, o lendini. Queste sono deposte soprattutto all’altezza della nuca, sopra e dietro le orecchie.
Le uova si schiudono dopo 7-10 giorni, ne esce una “ninfa”, la ninfa non può riprodursi finché non completa la sua maturazione a pidocchio nel giro di 10 giorni circa.
Lontani dal cuoio capelluto i pidocchi sopravvivono al massimo 2-3 giorni. Invece, le larve (ninfe) resistono a temperatura ambiente sino a 10 giorni. Per questa ragione è opportuno chiudere in un sacco di plastica gli oggetti che non possono essere lavati, per 10 giorni, in modo da assicurarsi la morte di tutti gli insetti a causa della carenza di cibo (il nostro sangue).
I pidocchi possono “saltare” da una testa all’altra? Come si trasmettono?
I pidocchi NON saltano e NON volano. Riescono a spostarsi da una persona all’altra solo in caso di un contatto diretto fra le teste. Hanno delle zampe uncinate che servono loro per tenersi aggrappati ai capelli e spostarsi sui capelli.
La trasmissione oltre che per contatto diretto può avvenire, anche se più raramente, tramite scambio di bambole, cuscini, spazzole, pettini, sciarpe o cappelli.
Chi prende i pidocchi più facilmente?
L’infestazione (pediculosi) può colpire adulti e bambini, il livello di igiene non è un fattore discriminante. In genere le infestazioni più frequenti sono nei bambini dai 3 ai 12 anni, e in particolare nelle bambine, questo soprattutto perché sono in una fascia di età in cui frequentano asili e scuole e spesso sono a contatto di teste, le bambine poi si contagiano più facilmente anche per via dei capelli lunghi.
Come si individua l’infestazione?
Il primo allarme è se notate che vostro figlio o figlia si gratta la testa. I pidocchi infatti possono provocare un intenso prurito, ma possono anche non dare alcun segno della loro presenza.
Se sapete che ci sono casi di pidocchi tra amichette o amichetti frequentati o a scuola, controllate accuratamente i vostri figli. Osservate la testa, magari con l’aiuto di una lampadina e di una lente d’ingrandimento.
In genere è difficile riuscire vedere i pidocchi in testa, potremmo riuscire a vederli utilizzando un pettine di metallo a denti stretti apposito. Tuttavia è facile che possiamo individuare le lendini (le uova) soprattutto nelle zone dietro le orecchie e sulla nuca. Le uova hanno un aspetto allungato, sono traslucide, dalla forma di piccolissimi chicchi di riso di colore bianco o marrone chiaro, (inferiori a 1mm), attaccati tenacemente sul capello in prossimità della cute.
Le lendini non vanno confuse con la forfora: le prime sono tenacemente attaccate al capello tramite una particolare sostanza adesiva, la forfora si sposta facilmente con il pettine.
Poiché le uova vengono deposte sui capelli proprio all’attaccatura, trovare delle uova ad una certa distanza dal cuoio capelluto ci può dare una misura di quanto tempo prima sia incorsa colonizzazione. Infatti l’uovo si allontana dal cuoio, per via della crescita del capello.
Cosa bisogna fare per eliminare il problema?
Un trattamento scrupoloso con un prodotto specifico risolve facilmente la situazione nel giro di meno di un ora, anche se non evita future ricadute.
Ripetere il trattamento è importante, perché a volte le lendini (le uova) sono molto resistenti e proteggono il pidocchio il quale riesce a nascere, crescere e poi riprodursi.
Le persone venute in contatto con chi ha preso i pidocchi devono sottoporsi a un controllo accurato per escludere il passaggio del parassita.
Il taglio dei capelli non risolve il problema dei pidocchi, può solo rendere più semplice i trattamenti e più difficile il contagio.
È necessario disinfettare gli ambienti domestici in caso di infestazione?
No, perché i pidocchi sopravvivono solo 1-2 giorni lontani dalla testa “ospite”, e senza essere in grado di riprodursi. Tuttavia, è bene lavare a temperatura superiore a 60°C i tessuti, e se ciò non è possibile, chiuderli in un sacco per 10 giorni, in modo da assicurarsi la morte delle uova e delle larve, che possono vivere più a lungo lontani dalla testa, e quindi ricolonizzarla.
Chi ha i pidocchi deve rimanere isolato?
Non appena eseguito il trattamento chi ne è colpito viene considerato non più contagioso. Il bambino può tornare a scuola il giorno dopo il primo trattamento.
I pidocchi sono veicoli per la trasmissione di altre malattie?
No. La pediculosi del capo non ha nessuna conseguenza sulla salute, non essendo il pidocchio in grado di trasmettere agenti infettivi da un soggetto all’altro.
Quello che potrebbe accadere raramente è che grattandosi si possono produrre delle feritine ed essere infettate da altri batteri, anche se normalmente il nostro sistema immunitario scongiura che ciò avvenga.
Gli animali domestici possono portare i pidocchi?
No. Il pidocchio del capo può vivere esclusivamente sugli esseri umani e, viceversa, i pidocchi animali non si possono trasmettere all’uomo.
Come si prevengono i pidocchi
Si può procedere con periodiche scrupolose osservazioni dei capelli, vicino al cuoio capelluto.
Tagliare i capelli, l’uso frequente di shampoo o della spazzola non previene né combatte l’infestazione da pidocchi.
Alcuni consigli utili:
Se c’è un’infestazione di pidocchi, prima di tutto fate un trattamento antipidocchi con un prodotto specifico, poi:
utilizzate un pettine a denti molto fini, vi aiuterà ad individuare e rimuovere pidocchi e lendini
trattate tutti i componenti della famiglia
lavate a 60°C i tessuti che il soggetto infestato può aver toccato nei due giorni precedenti il trattamento (indumenti personali, biancheria da letto, asciugamani)
lavate pettini, spazzole e fermagli dopo averli immersi per 1 ora in acqua bollente con detersivo
non utilizzate in comune pettini, spazzole, o cappelli
conservate in un sacchetto di plastica ben chiuso per due settimane gli oggetti o i giocattoli (ad es. animali di pelouche) che non possono essere lavati in acqua o a secco.
Fonte: genitorichannel.it
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico