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Nato con la camicia? No, con la coda!

Nato con la camicia? No, con la coda!

Forse sapevi già che quando si dice “nato con la camicia” ci si riferisce a un evento piuttosto raro che accade nel momento del parto. In una nascita su 80mila il bimbo viene al mondo totalmente avvolto nella placenta (la “camicia”), o con dei suoi frammenti attaccati alla pelle, spesso sulla testa. Ecco perché in molte culture nordiche si dice “nascere con il cappello”.

Quello che quasi sicuramente non sai è che tutti nasciamo con la coda!

coccigeIl coccige, un osso che si trova alla fine della colonna vertebrale ma è diverso da tutte le altre 33-34 vertebre di cui siamo forniti, sembra piuttosto un abbozzo, un prodotto di scarto, invece è un’ancestrale vestigia della nostra evoluzione. Il coccige è ciò che resta della coda che avevano i nostri lontanissimi progenitori scimmieschi e che serviva per aggrapparci e «parlare» coi nostri simili.

In piedi e senza coda

coda-donnaQuando abbiamo assunto la posizione eretta, che ha modificato completamente lo scheletro, la pressione evolutiva ha smesso di premere sulla coda che ha così assunto un’altra forma: la postura eretta ha reso la presenza della coda un orpello fastidioso, che l’evoluzione ha eliminato nell’arco di un paio di milioni di anni.

L’immagine può far sorridere, come questo fotomontaggio, ma in realtà ancora oggi ciascuno di noi è nato con una coda.

Coda embrionale

FETO-6-SETTIMANELa coda embrionale ci accompagna nel corso della nostra formazione all’interno della pancia della mamma, ed è anche ben visibile con l’ecografia. Scompare all’inizio del terzo mese, benché in alcuni casi – piuttosto rari – i nascituri subito dopo il parto presentino una coda piccola ma ben visibile, spesso di solo tessuto molle, rarissimamente composta anche da cartilagine.

 

Quando la coda è così visibile, è possibile rimuoverla con una piccola incisione subito dopo la nascita. Così, quel che resta della nostra bella coda è appunto l’osso del coccige, quattro-cinque vertebre sacrali fuse in una sorta di triangolo che però non è proprio irrilevante, perché oltre a proteggere la parte terminale del midollo spinale è anche la sede di inserzione di muscoli come il grande gluteo o gli elevatori dell’ano.

 

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico

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