Si fa presto a dire “mal di gola”! Laringite, tracheite, faringite, tonsillite?
Quando diciamo: “Ho mal di gola”, non stiamo in realtà dicendo niente di preciso, perché questo sintomo generico può essere attribuito a diverse patologie a seconda della localizzazione del fastidio, e soprattutto degli altri disturbi collegati. Detto questo, dal momento che quando si parla di salute il fai da te è sempre ad alto rischio, è necessario rivolgersi al medico o al farmacista, sia per la certezza della diagnosi che, soprattutto, per la cura giusta.
Cos’è il mal di gola
È uno dei disturbi infiammatori più comuni a tutte le età, soprattutto nel periodo a cavallo tra autunno e inverno. Fra le cause ci sono i germi, in particolare i virus, che provocano le classiche malattie da raffreddamento, ma anche altri fattori tra cui la forte escursione termica tra esterni e interni (questi ultimi spesso surriscaldati), e un certo indebolimento del sistema immunitario dovuto anche ad un abuso di antibiotici non necessari.
I 4 tipi di mal di gola
Cerchiamo innanzitutto di distinguere i diversi tipi di mal di gola che, a seconda degli organi colpiti nelle prime vie respiratorie, assumono caratteristiche diverse.
Esistono quattro patologie infiammatorie che scatenano il mal di gola:
Faringite
Laringite
Tracheite
Tonsillite
Le differenze e i sintomi
La faringite
È l’infiammazione della faringe, il primo tratto della gola che collega la bocca all’esofago. Questo canale fatto di mucosa e sostenuto da fasce muscolari, è soggetto a infezioni tra cui il comune raffreddore.
La faringite si manifesta con senso di corpo estraneo nella parte superiore della gola e pizzicore, cui seguono mal di gola, arrossamento e gonfiore delle mucose, difficoltà a deglutire, febbre alta, soprattutto nei bambini, talvolta ingrossamento delle tonsille e dei linfonodi del collo (sintomo che il sistema immunitario sta reagendo all’infezione e sta producendo gli anticorpi).
La faringite di solito è virale, prodotta dagli stessi virus del raffreddore, ma talvolta può verificarsi una sovra infezione batterica, e in questo caso i sintomi sono più accentuati, il malessere diventa generalizzato, e l’infiammazione e il mal di gola possono essere accompagnati dalla comparsa di placche biancastre sulla mucosa.
La laringite
È l’infiammazione della laringe, che collega faringe e trachea. Questo “tubo” di tessuto muscolo-cartilagineo contiene anche le corde vocali, ragion per cui il sintomo più evidente, oltre al mal di gola, è l’abbassamento della voce che diventa sempre più fioca e roca fino, spesso, a mancare del tutto. Ciò accade perché le corde vocali irritate non riescono più a vibrare come dovrebbero. Altro sintomo della laringite è una tosse secca e stizzosa.
La tracheite
È l’infiammazione della trachea, l’ultimo tratto di gola che arriva fino ai bronchi. Rivestita di mucosa, la trachea è un ricettacolo di germi, soprattutto quando già i tratti superiori, ovvero faringe e laringe, siano stati infettati.
Anche la tracheite, oltre al mal di gola, provoca una tosse insistente, che inizialmente è secca, e successivamente diventa “grassa”, con produzione di catarro. Altri sintomi correlati sono bruciore al torace e zona retrosternale, malessere generale, respiro corto e affannoso, raramente febbre. La tracheite non curata può estendersi ai bronchi.
La tonsillite
Le tonsille sono due piccoli organi linfoidi (che fanno parte del sistema linfatico del corpo), posti ai lati della gola, che possono facilmente infiammarsi, ingrossarsi e provocare così dolorosi mal di gola.
Più comune nei bambini, si manifesta con rigonfiamento di queste ghiandoline che possono persino rendere difficoltoso il respiro. Difficile anche deglutire, perché la gola “brucia”, e mangiare. La febbre è quasi sempre presente sia nelle forme virali che in quelle batteriche. Nel primo caso sintomi tipici sono anche raffreddore con tosse e lacrimazione degli occhi, nel secondo (più serio) temperatura molto alta, mal di testa e comparsa di placche biancastre o bianco-giallastre sulle tonsille.
Tutti i mal di gola sono originati da germi?
No, ci sono anche altre possibili cause. Eccone alcune:
Permanenza in ambienti surriscaldati e secchi, in cui manchi la giusta percentuale di umidità. Un simile microclima produce secchezza delle mucose della gola favorendo tosse e fastidio.
Forti escursioni termiche negli ambienti in cui si vive e ci si muove. Vale sia in estate che in inverno. Nel primo caso la differenza di temperatura si produce tra esterno molto caldo e interno (di casa o della sede di lavoro) troppo fresco, e nel secondo tra ambienti surriscaldati in contrasto con esterni le cui temperature siano vicine allo zero.
Esposizione a smog, fumo e sostanze irritanti e inquinanti (ci sono mal di gola cronici dovuti proprio all’irritazione da questo tipo di agenti tossici, presenti spesso negli ambienti di lavoro).
Respirazione prevalentemente orale. La nostra bocca, infatti, non è provvista dei filtri e delle protezioni che ci sono nel naso e che fungono da barriera ai microrganismi infettivi, ragion per cui uno dei modi per proteggersi e prevenire il mal di gola è proprio quello di abituarsi a chiudere la bocca e respirare con il naso.
Basse temperature. Il freddo indebolisce le nostre difese immunitarie e ci rende più vulnerabili alle malattie infettive che colpiscono il tratto naso-gola.
Le cure sintomatiche o risolutive
In quanto sintomo, il mal di gola può essere affrontato e risolto con due tipi di cure: sintomatiche per lenire il dolore e calmare la tosse, e cure risolutive, che agiscono direttamente sulla causa. È il caso degli antibiotici, che si prescrivono solo ed esclusivamente in caso di infiammazione di origine batterica, e che quindi risultano inutili, se non dannosi, in caso di infezione virale o da altra causa.
Per questa ragione è molto importante evitare di assumere o di somministrare ai bambini questi farmaci al primo accenno di arrossamento della gola o di ingrossamento delle tonsille, perché se la causa del disturbo non è un’infezione batterica, si rischia di indebolire l’organismo e impedire al sistema immunitario di combattere con le sue armi gli agenti patogeni. Inoltre abusare di antibiotici produce quella pericolosa condizione definita antibiotico-resistenza, che rende i soggetti incapaci di rispondere ad una cura antibiotica quando necessario. Spetta quindi al medico stabilire la cura farmacologica adatta, caso per caso.
Nelle faringiti, tonsilliti o laringiti virali in genere non c’è bisogno di assumere farmaci specifici, perché il disturbo si risolve da solo nel giro di una settimana-10 giorni. Gli antinfiammatori da banco quando il dolore e il gonfiore siano molto forti e impediscano di mangiare o respirare, e sciroppi per la tosse, posso rappresentare un valido aiuto. In tutti i casi nella fase acuta dell’infiammazione è consigliato il riposo.
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico