Il buono, il cattivo… e il brutto!
Quando i livelli di colesterolo sono troppo elevati, aumentano i rischi di malattie cardiovascolari e quasi sempre a salire sul banco degli imputati sarà il colesterolo cattivo. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato un nuovo tipo di colesterolo, che a quanto pare, è anche quello più pericoloso: il colesterolo brutto, ovvero il colesterolo residuo.
L’involucro del colesterolo
Il colesterolo è una molecola liposolubile, che può sciogliersi nei solventi grassi. Per questo ha bisogno di essere racchiuso in involucri che contengono anche proteine: sono questi involucri a differenziare il colesterolo: le lipoproteine a bassa densità o Ldl portano il colesterolo verso i tessuti periferici perché possa essere utilizzato, mentre le lipoproteine ad alta densità o Hdl invece servono a portare il colesterolo al fegato, dove viene smaltito.
Se c’è troppo colesterolo legato alle Ldl, perché se ne produce in eccesso per colpa di una dieta squilibrata troppo ricca di grassi, il colesterolo Ldl si accumula nelle arterie, formando placche che ostacolano il flusso del sangue.
E poi c’è il colesterolo “brutto”, quello contenuto in Vldl ( lipoproteine a densità molto bassa ) e chilomicroni (a densità ancora più bassa, molto grandi), che trasportano soprattutto trigliceridi. È quindi una specie di residuo che, secondo i recenti studi, contribuisce al rischio cardiovascolare.
Sovrappeso e obesità
Il sovrappeso e l’obesità sono la causa principale dell’altissima quantità di colesterolo residuo nel sangue. Inoltre, il diabete, i geni ereditari e la mancanza di esercizio fisico, hanno un ruolo importante. Gli studi clinici internazionali hanno dimostrato chiaramente che quando i trigliceridi, e quindi il colesterolo residuo, vengono ridotti con l’aiuto di farmaci, in persone con livelli elevati nel sangue, il rischio di malattie cardiovascolari si riduce del 25%.
In ogni caso, per raggiungere il livello più basso possibile di colesterolo e di trigliceridi nel sangue, la cosa migliore da fare è mantenere un peso corporeo normale.
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico