Molto spesso facciamo errori con i farmaci. Ecco i 12 più comuni.
Gli errori che facciamo con i farmaci rischiano di rendere inutili molte delle medicine che che siamo soliti assumere.
Questi sono 12 degli errori più comuni e le strategie per evitarli.
I classici del fai da te
Scelgo io!
I prodotti da banco, senza ricetta medica, vengono solitamente considerati innocui e si sottovalutano nelle possibili conseguenze. È un enorme sbaglio: se un medicinale ha un effetto ha sicuramente anche interazioni ed effetti collaterali possibili. Non abusarne! Usali sempre per il minor tempo possibile e alla dose più bassa prevista. Chiedi consiglio al tuo farmacista.
Prendo questa medicina perchè l’ho già usata per lo stesso disturbo!
Spesso proviamo a curarci da soli con il farmaco utilizzato la volta precedente per un disturbo simile e che abbiamo ancora in casa. In questo caso potrebbe non essere più adatto, oppure potremmo averlo conservato male. Chiedi sempre consiglio al medico o al farmacista.
Il dosaggio lo aggiusto io!
Quello che il medico ha prescritto e quanto è riportato sul foglietto illustrativo vanno rispettati sempre. Dosaggi e modalità di assunzione sono frutto di lunghe sperimentazioni basate soprattutto sui rischi che si possono correre!
Scrivi sulla scatola quanto medicinale devi prendere e quando. Non raddoppiare il dosaggio perché pensi faccia effetto prima. Non prendere una nuova dose prima che siano passate le ore indicate sulla confezione.
Ne prendo solo metà!
Se hai problemi a deglutire una pillola, spesso la schiacci, oppure la tagli a metà “così ne prendo meno”. Niente di più sbagliato! Ogni farmaco deve essere somministrato come si presenta nella confezione. Secondo la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, specialmente nel caso degli anziani una pastiglia su tre è divisa male. Anche le compresse gastroresistenti o quelle a rilascio lento o prolungato non vanno mai schiacciate né divise perchè hanno un film esterno che protegge lo stomaco sciogliendosi solo nell’intestino. Meglio chiedere consiglio al medico facendosi prescrivere, se possibile, una medicina più semplice da assumere.
Ho dimenticato la medicina!
Se saltiamo una dose durante una terapia antibiotica, i batteri potrebbero riprendere vigore. Se invece dimentichi la pillola anticoncezionale potrebbe non fare più effetto: le conseguenze dipendono dal farmaco. Mai raddoppiare la dose successiva! Prendi il farmaco appena te lo ricordi e chiedi al medico o al farmacista.
Mi faccio un cocktail di farmaci!
Con il fai da te può capitare di utilizzare due o più medicinali che non vanno d’accordo tra loro: perché, ad esempio, si amplificano a vicenda aumentando i rischi, anche in modo grave. Chiedi sempre al medico o al tuo farmacista e non dimenticare gli integratori e neppure le tisane a base di erbe medicinali che assumi abitualmente: anche i prodotti naturali possono provocare interazioni.
Consigli d’uso
Pompelmo, integratori e latte
Alcuni alimenti e bevande possono interferire con l’azione dei farmaci, cioè diminuire o aumentare la loro efficacia, oppure causare effetti collaterali. Un esempio tipico è il succo di pompelmo, che può interferire con oltre 80 principi attivi (aumentando il rischio di eventi avversi anche gravi). Con analgesici, anti-infiammatori, antipiretici e antistaminici bisogna evitare di assumere alcolici, per evitare problemi al fegato.
Alcuni diuretici possono causare la perdita di potassio, altri invece ne possono aumentare i livelli: i farmaci prescritti per abbassare la pressione possono creare effetti collaterali nel caso di una dieta molto ricca di potassio. Invece chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe fare attenzione a broccoli, spinaci e cibi ricchi di vitamina K. Alcuni cibi interagiscono con l’assunzione di antibiotici riducendone l’efficacia o causando effetti collaterali. Meglio evitare succo d’arancia, caffè, banane, uova, formaggi, latticini, latte e derivati.
Quindi se dovete seguire una cura di antibiotici o assumere dei farmaci per abbassare la pressione o il colesterolo, meglio leggere bene il bugiardino e consultare il medico per conoscere nei dettagli quali sono i cibi da evitare durante tutta la durata del trattamento.
Dove tieni i medicinali?
L’armadietto del bagno è un classico, ed è anche il più classico degli errori: l’umidità e gli sbalzi di temperatura fanno male ai farmaci. Su tutte le confezioni è indicata la modalità di corretta conservazione che va rispettata per non pregiudicare l’efficacia e la sicurezza del prodotto. Sciroppi, soluzioni, pomate e unguenti sono deperibili, devi chiuderli bene e tenerli al riparo da luce, umidità e calore.
In vacanza con i farmaci?
Metti i farmaci in valigia? Attento al trasporto: nel bagagliaio dell’ auto in estate si possono superare i 25 gradi e molti prodotti si deteriorano; nella stiva dell’aereo, invece, la temperatura può calare troppo. Porta i farmaci con te nel bagaglio a mano e non lasciarli nell’auto parcheggiata. Attrezzati con le apposite borse porta-farmaci o con una borsa frigo per i prodotti da tenere in frigorifero.
È scaduto solo da un mese!
Non rischiare, procurati una nuova confezione. La data di scadenza indica il termine entro il quale il prodotto mantiene la sua efficacia. Non è che il farmaco diventa tossico, semplicemente c’è il rischio che non abbia più alcuna azione terapeutica.
Come si capisce se un farmaco è integro?
Non è sempre sufficiente verificare la validità della data di scadenza. Se il farmaco non è conservato correttamente può aver perso parte della sua efficacia o in alcuni casi (antibiotici) potrebbe aver acquisito caratteristiche tossiche. Per capire se un farmaco è ancora integro è importante osservare il colore e l’aspetto: se si osservano cambiamenti di colore o della consistenza, oppure se si percepisce un sapore o un odore insolito è probabile che il medicinale sia alterato e quindi non deve essere assunto.
Che c’entra l’acqua con le medicine?
Se non ti idrati abbastanza, la funzione renale ne risente e aumenta la possibilità di effetti collaterali da farmaci. Inoltre possono essere meno efficaci perché vengono male assorbiti nel tratto gastrointestinale. Soprattutto gli anziani sentono meno la sete e spesso la loro funzionalità renale non è perfetta, ma fa bene a tutti mantenersi ben idratati durante una terapia.
Le informazioni fornite hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.