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Assorbenti interni, problemi o leggende metropolitane?

Assorbenti interni, problemi o leggende metropolitane?

Gli assorbenti interni sono stati messi in commercio per la prima volta negli Stati Uniti nel 1936, in Italia sono arrivati con un bel pò di ritardo, nel 1964. Sono passati più di 50 anni e per molte donne gli assorbenti interni sono ancora un tabù e intorno a questo argomento si sentono le storie più improbabili. E allora facciamo chiarezza su questo tema e vediamo insieme se davvero causano problemi alla salute o se sono solo leggende metropolitane.

 

ALCUNE LEGGENDE METROPOLITANE

Purtroppo il livello di disinformazione sugli assorbenti interni è molto alto, anche tra le più giovani. Di madre in figlia si tramandano diverse storie: chi dice che i tamponi facciano perdere la verginità, chi parla di rischio infezioni o chi racconta di un cordino che si è staccato dal tampone…

uso dei tamponi farmacia cannone napoliIl risultato di queste leggende metropolitane è che molte adolescenti sacrificano bagni al mare, pomeriggi di sport e vestitini leggeri solo perchè nessuno ha mai spiegato loro le caratteristiche di un assorbente interno, ben sapendo che nessun assorbente con le ali potrà mai proteggerti efficacemente durante una cavalcata o un lancio con il paracadute!

 

Sfatiamo immediatamente una credenza popolare: gli assorbenti interni possono essere utilizzati anche dalle ragazze più giovani e dalle vergini. Fisiologicamente, l’imene, quando ancora integro, ha un’apertura adatta al passaggio del flusso mestruale; proprio in questa fessura, già presente, andrà a posizionarsi l’assorbente senza compromettere nulla. In ogni caso, il tampone è troppo piccolo per creare problemi.

In generale tutte le donne possono stare tranquille: gli assorbenti interni sono costituiti da materiale sicuro e innocuo, non modificano la normale flora batterica locale e non alterano il pH vaginale. Esistono molte tipologie di tamponi tra cui scegliere, anche in base all’intensità del flusso e alle caratteristiche anatomiche personali. È fondamentale però rispettare rigorosamente le regole igieniche sul loro utilizzo per evitare spiacevoli conseguenze. Inoltre è consigliabile alternarli, specie nelle ore notturne, con i normali assorbenti.

 

COME SI USANO I TAMPONI

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Come inserire un tampone
Lava accuratamente le mani prima di scartare l’assorbente interno dall’involucro protettivo.

Trova una posizione comoda per facilitare l’inserimento del tampone: alcune donne preferiscono inserire l’assorbente da sedute sul wc, altre ritengono che la posizione più comoda sia in piedi con le ginocchia leggermente piegate.

Inserisci il tampone delicatamente in vagina a seconda del tipo, con o senza applicatore.

L’applicazione corretta dell’assorbente interno è semplice ed immediata. Soprattutto durante le prime applicazioni, è estremamente utile il rilassamento del corpo e, soprattutto, dei muscoli pelvici.

 

rimozione tampax farmacia cannone vomero

Come rimuovere un tampone
Il tampone dev’essere cambiato quando è completamente imbevuto e va trattenuto per max 4/6 ore. Se necessario, cambiarsi con più frequenza.
Allunga il cordoncino per la rimozione del tampone e spingi con i muscoli pelvici.
Rilassati e tira delicatamente in avanti il cordoncino, con la stessa angolatura usata per l’inserimento.
Avvolgi l’assorbente interno nella carta igienica ed evita di gettarlo nel WC. Lava accuratamente le mani.

 

TIPOLOGIE DI TAMPONE

tampax farmacia cannone vomeroTamponi con applicatore (tipo Tampax)
L’applicatore del tampone è costituito da un tubicino esterno e da uno interno. Il tampone è già collocato all’interno del tubicino.

Posiziona l’applicatore sull’apertura vaginale con il cordoncino del tampone che pende verso il basso.
Per facilitare l’inserimento, direziona la punta del tampone inclinata verso la parte bassa della schiena.
Inserisci delicatamente l’applicatore in vagina, fino a quando le dita che lo spingono in alto toccano il corpo.
Con il dito indice, spingi il tubicino interno completamente dentro il tubicino esterno: l’assorbente verrà così posizionato automaticamente in posizione corretta, dentro la vagina. Rimuovi delicatamente i due tubicini di carta o di plastica.

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Tamponi senza applicatore (tipo O.B.)
Dopo aver scartato il tampone dal suo involucro protettivo, sciogli e distendi il cordoncino.
Con le dita indice e medio di una mano apri delicatamente le labbra della vagina.
Con il dito indice dell’altra mano, spingi il tampone dalla base nella cavità vaginale, dirigendolo il più possibile all’interno e verso l’alto.

Ricorda che, quando il tampone è posizionato correttamente, non deve essere più percepito.

ACCORGIMENTI IMPORTANTI DA SEGUIRE

Utilizzare l’assorbente interno con il grado di assorbenza più basso tra quelli volti a soddisfare le proprie necessità;
Scegliere l’assorbente interno adeguandolo alla quantità di flusso: non utilizzare modelli extra-assorbenti durante gli ultimi giorni di ciclo;
Non utilizzare gli assorbenti interni in caso di vaginite, infezioni vaginali o alterazioni dell’anatomia genitale;
Non usare l’assorbente interno in previsione dell’arrivo del ciclo o per perdite vaginali non mestruali;
Non dimenticare di rimuovere l’assorbente interno ad ogni cambio;
•  Nel caso non si riuscisse ad inserire il tampone con facilità, è possibile applicare un sottile strato di crema lubrificante per facilitarne l’applicazione;
•  Nel caso si percepisse la presenza dell’assorbente interno, si consiglia di spingerlo leggermente più in profondità;
  Non necessariamente il tampone va rimosso durante la minzione o la defecazione;
  Il tampone deve essere cambiato necessariamente entro 4/6 ore. Se necessario, cambiarsi con più frequenza;
• Non trattenere l’assorbente interno oltre le 8 ore;
• Rimuovere sempre l’ultimo tampone alla fine del ciclo mestruale.

 

RISCHI SULLE INFEZIONI E SINDROME DA SHOCK TOSSICO

sindrome shock tossico farmacia cannone napoliAd oggi, gli assorbenti interni, se utilizzati correttamente, non provocano la sindrome da shock tossico, poiché realizzati con materiali di buona qualità. In passato, tuttavia, la composizione scadente dei tamponi poteva predisporre le donne che ne facevano uso a questa sindrome chiamata anche  TSS.

La TSS è una sindrome molto rara, ma abbastanza grave. È una malattia riconoscibile e curabile che colpisce uomini, donne e bambini, tuttavia circa la metà dei casi si verificano in ragazze e donne durante il periodo mestruale. In passato si riteneva che le donne utilizzatrici di assorbenti interni fossero più esposte al rischio di questa sindrome, ma può verificarsi durante le mestruazioni anche non facendo uso di essi. È causata dalle tossine prodotte dallo Staphylococcus Aureus, un batterio che si annida comunemente nel naso e nella vagina. In presenza di un calo delle difese immunitarie, il batterio si replica indiscriminatamente creando danni. Se durante le mestruazioni, pur essendo in perfetta salute, ci si sente improvvisamente male, con febbre alta (39° c° o più), vomito, diarrea, mal di testa, mal di gola, vertigini o svenimenti, dolori muscolari o un arrossamento della pelle simile a un eritema solare, occorre togliere l’assorbente interno e rivolgersi immediatamente a un medico o all’ospedale, riferendo che potrebbe trattarsi di TSS e che sono in corso le mestruazioni. Per minimizzare il rischio, è meglio alternare l’uso di assorbenti interni con quelli esterni e, soprattutto, non trattenere lo stesso tampone in vagina per oltre 8 ore.

 

 

 

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