L’ora legale fa male? Vorresti abolirla?
Secondo alcuni studi scientifici, “turbare due volte all’anno l’orologio interno degli individui porta danni alla salute”. Sonnolenza, difficoltà di risveglio, diminuzione delle energie e dell’efficienza fisica, alterazioni dell’umore e difficoltà a concentrarsi sarebbero gli effetti negativi dell’ora legale. E se fosse abolita?
L’alternanza tra ora legale e solare è di competenza dell’Unione europea, come stabilito da una direttiva del 2000. In questi giorni, nel parlamento di Strasburgo, si sta discutendo la possibilità di abolirla. La ricerca scientifica dà ragione in parte alle lamentele dei sostenitori per l’abolizione dell’ora legale (introdotta come misura per il risparmio energetico) e alla teoria che l’ora legale fa male.
Gli studiosi hanno sottolineato soprattutto i vantaggi dell’ora legale (più ore di sole significano maggiore tempo di luce naturale che migliora l’umore e soprattutto la capacità del corpo di produrre la vitamina D, essenziale per il sistema immunitario) mentre hanno minimizzato le conseguenze negative paragonandone gli effetti a quelli di un “jetlag” minore con alcuni problemi di concentrazione e fatica.
Sonnolenza, difficoltà di risveglio, diminuzione delle energie e dell’efficienza fisica, alterazioni dell’umore e difficoltà a concentrarsi sarebbero gli effetti negativi secondo gli abolizionisti.
Gli effetti negativi dell’ora legale.
Il sonno.
Che quando entra in vigore l’ora legale si dorma un’ora di meno è un fatto noto. Il problema è che il debito di sonno non è limitato a quel giorno soltanto, ma il periodo di transizione è per la maggior parte delle persone assai più lungo sia per il passaggio dall’ora solare a quella legale sia viceversa. Si dorme meno e il sonno è più disturbato a causa del ritmo circadiano, l’orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo.
A che serve la melatonina
La melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l’ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l’instaurarsi del modo “veglia”. Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l’organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità “riposo”.
Gli effetti durano pochi giorni, da tre a cinque al massimo, poi ci si allinea al nuovo orario.
Chi ne soffre
I maggiori problemi li vediamo in bambini e anziani, ma il cambiamento dell’ora non viene vissuto da tutti nello stesso modo.
Le più sensibili agli effetti pare siano le persone che tendono a star svegli di notte come i gufi e a svegliarsi più tardi; i mattinieri, le allodole, ne risentono di meno.
La concentrazione.
Meno sonno, o sonno disturbato, significa anche perdita di concentrazione e di produttività al lavoro. Anche gli incidenti d’auto e quelli sul lavoro sembrano aumentare nella settimana successiva al cambio dell’ora, forse perché la gente è più assonnata e distratta.
Attenti al cuore.
Pare, secondo alcuni studi, che nella prima settimana di ora legale ci sia un picco di attacchi di cuore. Il rischio di infarto è normalmente più alto al mattino, probabilmente perché al risveglio il sistema cardiovascolare deve adattarsi rapidamente a vari cambiamenti. L’ora di sonno persa aumenta nelle persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco. I medici suggeriscono a chi soffre di cuore di adattarsi gradatamente al cambio di orario, anche solo un quarto d’ora alla volta.
Luigi Ferini-Strambi, professore ordinario di neurologia all’Università Vita-Salute di Milano e direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele, afferma: «Dati scientifici dimostrano che il giorno seguente all’introduzione dell’ora legale in primavera si verifica un aumento dell’ormone cortisolo e della pressione del sangue e c’è un incremento degli accessi per infarto negli ospedali». «Il vero guaio non è l’ora legale, ma il fatto che tutti dormiamo poco e male. Sarebbe meglio avere un’ora legale tutto l’anno che cambiare orario ogni sei mesi: più ore di luce fanno aumentare i livelli di serotonina che migliora umore e sonno».
Come rendere meno traumatico il passaggio all’ora legale.
Alcuni semplici accorgimenti.
• Dormi di più la domenica mattina successiva al cambio dell’ora legale.
• Schiaccia un pisolino nel pomeriggio stesso.
• Lascia trascorrere almeno un paio d’ore dopo aver cenato prima di andare a letto.
• Preparati una tisana calmante e rilassante di piante officinali come camomilla, passiflora, tiglio e valeriana.
• Usa un integratore contro l’insonnia come la melatonina: non è considerata un farmaco, perchè è l’ormone del corpo con il compito di regolare il processo sonno-veglia.
• Spegni i dispositivi mobili prima di andare a letto. La luce blu di smartphone e tablet può influire sulla capacità di addormentarsi.
• Usa un materasso comodo, un cuscino e della biancheria da letto confortevoli e resta completamente al buio.
• Per favorire il sonno fai dei respiri profondi e degli esercizi rilassanti.
• Al mattino puoi accompagnare il risveglio con dello stretching e degli esercizi di allungamento e stiramento.
• Allontana i pensieri negativi, non portarli a letto con te.
In ogni caso, l’ora legale tornerà in Italia portando le lancette avanti di un’ora il giorno 25 marzo.
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