Contro le zanzare ci vuole Batman!
Zampironi? Fornelletti? Insetticidi? Roba vecchia e anche tossica. Se volete liberarvi delle zanzare ci vuole Batman. Perciò, procuratevi un… pipistrello.
Non esageriamo, non vogliamo certo proporti di tenere in casa un pipistrello come fosse un gattino! Però è il momento di rivalutare questi piccoli animali che non hanno colpe, tranne quella di essere protagonisti di innumerevoli leggende e storie horror.
Insieme ai gatti neri e ai serpenti, il pipistrello è uno degli animali più odiati al mondo. Eppure è uno dei più utili e innocui.
Formidabili killer d’insetti
Uno studio dell’Università di Firenze ha stimato la quantità di insetti che un pipistrello è capace di predare, con un semplice calcolo. Pesandolo prima e dopo una notte di caccia, il suo peso aumenta del 25-50%. Considerando il peso dei diversi insetti che un pipistrello può mangiare, dai grossi coleotteri ai piccoli moscerini, si ottiene un numero di prede che oscilla tra i 50 e i 10.000. Se un pipistrello catturasse solo zanzare, in una notte ne farebbe fuori oltre 2.000 (sperando che non siano tutte accalcate nella vostra camera da letto).Una stima più attendibile, in funzione della sua dieta abituale, è di circa mille zanzare per notte.
Non c’è bisogno di trasformare la casa in una bat caverna
Basta offrire loro un rifugio adeguato, una scatoletta a forma di parallelepipedo, simile alle casette per gli uccellini, assemblata senza collanti e coloranti che respingerebbero l’utilissimo ospite. Le bat box, come sono state ribattezzate, esistono da qualche anno: sono la declinazione pratica del progetto “Un pipistrello per amico” sviluppato dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e finalizzato alla protezione dei pipistrelli.
Il momento migliore per “affittarle” ai pipistrelli è tra marzo a maggio, quando escono dal letargo: si appende ad almeno quattro metri da terra e poi si aspetta l’arrivo di una coppia di potenziali inquilini.
Si può appendere su un muro, per esempio la parete esterna della casa, vicino a zone alberate o direttamente su un albero. Ma attenzione a non metterla proprio sotto una zona di passaggio: anche i pipistrelli, come gli uccelli, fanno la cacca. Non montarla su lastre di metallo (non vengono colonizzate) e fai attenzione che non siano illuminate da luci durante la notte perché i pipistrelli non si renderebbero conto dell’arrivo del crepuscolo, il loro tempo di caccia. A fine stagione i pipistrelli si ritireranno in grotte e cavità sotterranee dove, salvo sporadiche uscite, trascorrono l’inverno in letargo.
Ecco quindi come salvaguardare le nostre estati
I pipistrelli sono preziosi alleati per combattere le zanzare rispettando l’equilibrio naturale, a differenza degli insetticidi chimici, che non risolvono il problema e sono tossici, per l’ambiente e per noi stessi.
Inoltre, la somministrazione di pesticidi per la lotta alle zanzare adulte è inutile: nel lungo periodo, infatti, questi insetti sviluppano resistenze alle sostanze chimiche.
Contro gli adulti l’unica strada percorribile con efficacia, e preservando la nostra salute, è la lotta biologica: per esempio, seminare miscele di fiori che richiamano insetti “antizanzara”, ma soprattutto favorire la presenza e l’attività dei pipistrelli.
Le piante contro insetti, e anche le zanzare, più efficaci sono anche le più comuni e semplici da coltivare. Lavanda, basilico, geranio, calendula, citronella, e persino l’erba gatta: quasi nessuno lo sa, ma agisce in maniera 10 volte più efficace dei repellenti chimici. Basta piantarla al riparo da correnti d’aria che disperderebbe l’odore e ridurrebbe così l’efficacia.
Queste piante agiscono come veri e propri repellenti naturali che tengono alla larga mosche, vespe, calabroni, tafani, zanzare, afidi, pappataci, falene e moscerini, tutti animaletti poco simpatici che durante la bella stagione invadono le nostre case, gli orti e i giardini.
E allora… piuttosto delle zanzare, non è meglio un pipistrello?
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.