Sono macho, ho la pelle dura, non uso le creme solari!
Se, nonostante le raccomandazioni, ti sei preso una bella scottatura… “Sono macho, ho la pelle dura, non uso le creme solari, roba da femminucce!”… scommetto che ti stai lamentando moltissimo. E ti sta bene!
Dovremmo lasciarti abbandonato al tuo dolore, ma la povera donna che ti sta vicina, mamma, moglie o compagna, ci fa davvero compassione, quindi proviamo ad aiutarti anche se non lo meriti!
Come rovinarsi le vacanze
Le scottature solari di solito si sviluppano entro poche ore: la pelle si arrossa e si infiamma, è dolente e calda al tatto, guai a sfiorarla e diventa quasi impossibile dormire. Possono essere necessari diversi giorni prima che svanisca e nel frattempo la vacanza è rovinata. Inutile sottolineare ancora come ogni scottatura aumenti il rischio di problemi alla pelle, come rughe, macchie scure, sfoghi cutanei e anche tumori (melanoma). Lo sai benissimo, solo che fin’ora hai fatto finta di non saperlo!
I metodi per alleviare il dolore delle scottature
Ci sono diversi metodi naturali per trattare e alleviare una scottatura solare a casa, sebbene siano necessarie delle cure mediche se la pelle è molto danneggiata.
“Per piacere, mi riempi la vasca di acqua fredda?”
Per cominciare fai un bagno freddo. La bassa temperatura dell’acqua aiuta a ridurre l’infiammazione e allevia un po’ il dolore; in questo modo la pelle assorbe l’acqua, un aspetto importante quando ti sei scottato, perché la cute è disidratata.
Resta immerso per 15-20 minuti, facendo in modo che l’acqua sia fredda ma non troppo. Non aggiungere ghiaccio all’acqua! Potrebbe provocare uno shock all’organismo.
Non usare sapone e non strofinare la pelle, per non irritarla ulteriormente. Se non hai la vasca fai la doccia ma usa un getto delicato… “Aargh, sembrano spilli, non ce la faccio!”… Cerca di resistere, non sei un bambino!
Mi vai a comprare l’aloe vera?
Sulla pelle ben asciutta (ricorda, non strofinarti con l’asciugamano!) applica, o meglio, fatti applicare da quella santa donna, l’aloe vera. Il gel di questa pianta è probabilmente il rimedio naturale più conosciuto per le scottature e le infiammazioni della pelle. Ripeti l’applicazione più volte al giorno durante i primi giorni dopo la scottatura per ottenere dei risultati significativi per la pelle e per evitare eccessivo disagio (specialmente a chi ti sta intorno).
Se hai una di queste piante nel tuo giardino, taglia una foglia e applica direttamente sulla pelle ustionata la densa linfa simile a un gel presente all’interno. In alternativa, puoi acquistare in farmacia una confezione di gel puro di aloe vera. Se vuoi ottenere risultati migliori, tieni il gel in frigorifero e applicalo freddo.
Mamma usava la farina d’avena!
Anche la farina d’avena è un’altro rimedio naturale per alleviare le scottature, ridurre l’infiammazione e il prurito. Fatti preparare un impasto liquido di farina d’avena (chiedilo con gentilezza, chiunque ti stia aiutando sarà ben felice di farlo per non doverti stare a sentire mentre ti lamenti). Basta macinare 200 g di farina d’avena in un frullatore, robot da cucina o macinino da caffè finché non assume una consistenza fine e liscia e mescolarla con abbondante acqua. Poi si dovrà raffreddare in frigo per una o due ore prima di applicarlo direttamente sulla pelle scottata e lasciarlo asciugare da solo. Al termine si risciacqua con acqua fredda, ma delicatamente perché la farina d’avena ha un leggero potere esfoliante e la pelle si potrebbe irritare ulteriormente.
Fai piano, mi fai maleee!
La pelle scottata deve essere ben idratata. Dopo il bagno o la doccia freddi, fatti spalmare una generosa quantità di crema o lozione idratante sulla pelle sofferente, in modo da evitare l’evaporazione dell’acqua. Chiedi di ripetere spesso l’applicazione durante tutta la giornata in modo da rendere meno visibile l’eventuale desquamazione e sfaldamento della pelle. Le donne sanno bene che crema utilizzare, non preoccuparti!
Se la scottatura è particolarmente dolorosa, si può utilizzare una crema a base di idrocortisone. Un prodotto a basso dosaggio (meno dell’1%) può aiutare a ridurre rapidamente il dolore e il gonfiore.
Non applicare creme contenenti benzocaina o lidocaina, perché possono provocare allergie in alcune persone e aggravare l’ustione.
Non usare inoltre il burro, la vaselina o altri prodotti a base di petrolati sulla pelle scottata, perché possono ostruire i pori e impedire al calore e al sudore di uscire e dissiparsi.
E ricorda, il dolore della scottatura tende a peggiorare entro 6-48 ore dopo l’esposizione al sole, il martirio non è finito.
Bevi almeno 2 litri d’acqua al giorno
Un altro modo per mantenere idratata la pelle scottata è quello di bere molti liquidi. Questo puoi farlo da solo. Per tutta la durata dell’ustione (o comunque almeno nei primi giorni) bevi più acqua, succhi di frutta naturali o bevande sportive senza caffeina, in modo da reidratare il corpo e la pelle. Per cominciare bevi almeno 2 litri d’acqua al giorno. Ricorda che la caffeina è un diuretico e stimola la minzione, quindi dovresti evitare il caffè, il tè nero, le bevande a base di cola e quelle energetiche, almeno nella fase iniziale della scottatura.
Fai attenzione ai sintomi di disidratazione: secchezza delle fauci, sete eccessiva, ridotta minzione, urina di colore scuro, mal di testa, vertigini e/o sonnolenza (scommetto che riconoscerai a breve tutti i sintomi, Muoviti e bevi l’acqua prescritta! Non stai per morire).
Antinfiammatori non steroidei (FANS)
Se proprio non riesci a resistere al dolore, valuta se assumere dei FANS da banco. Se ancora non ti ha lasciato da solo a casa andandosene in spiaggia, chiedile di andare in farmacia. Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) riducono il gonfiore e l’arrossamento caratteristici delle scottature. Tra i FANS più comuni ci sono l’ibuprofene (Oki, Brufen), il naprossene (Momendol) e l’aspirina, ma fai attenzione perché possono nuocere allo stomaco; quindi assumili con il cibo e non prenderli per più di due settimane. Il paracetamolo (Tachipirina) è un altro analgesico che può alleviare il dolore in caso di ustione solare, ma non riduce l’infiammazione o il gonfiore.
Quando è il caso di rivolgersi al medico
La maggior parte delle scottature solari viene classificata come ustione di primo grado, per cui può essere trattata a casa seguendo i consigli descritti ed evitando di esporsi ulteriormente al sole. Tuttavia, un’eccessiva esposizione ai raggi solari può provocare un’ustione di secondo o terzo grado: in questo caso è necessario sottoporsi a trattamenti medici. Le ustioni solari di secondo grado sono caratterizzate da vesciche e da un aspetto umido della pelle, arrossamento e danni su tutta l’epidermide e sullo strato superiore del derma. In quelle di terzo grado la pelle si squama e appare secca, di colore rosso scuro o livida; in questo caso tutta l’epidermide e la maggior parte del derma sono distrutti. Inoltre si perde notevolmente il senso del tatto.
La sulfadiazina argentica
Se l’ustione è particolarmente grave, ha provocato vesciche e desquamazioni della pelle, il medico potrà indicarti e prescriverti una crema di sulfadiazina argentica (Sofargen 1%). La sulfadiazina argentica è un potente antibiotico che uccide i batteri e altri potenziali agenti infettivi presenti sulla pelle bruciata. In genere viene applicata una o due volte al giorno, ma non deve essere messa sul viso perché può rendere la cute grigiastra. Quando applichi la crema indossa dei guanti e mettine solo uno strato sottile, ma prima assicurati di togliere qualunque residuo di pelle morta o desquamata. Alla fine coprila sempre con un bendaggio sterile.
Sintomi pericolosi
Devi rivolgerti al medico anche nel caso in cui presenti dei sintomi di disidratazione (descritti prima) o colpo di calore (sudorazione, stanchezza, senso di spossatezza, battito cardiaco debole ma rapido, ipotensione e mal di testa).
Le vesciche
Tratta le vesciche nel modo adeguato. Quando la scottatura solare è moderata o grave di solito causa delle bolle sulla pelle, che sono una naturale reazione del corpo per difendersi. Se noti che si formano le vesciche sulla pelle scottata, non devi schiacciarle o romperle, perchè contengono un fluido del corpo (siero) e formano uno strato protettivo sopra l’ustione. Inoltre quando le vescicole si rompono aumenta anche il rischio di infezioni. Se l’ustione è lieve e presenti poche bolle in zone accessibili del corpo (come gli avambracci) puoi semplicemente coprirle con delle fasciature asciutte e assorbenti. Se però ne hai molte e sono sulla schiena o su altre parti del corpo difficili da raggiungere, è necessario l’intervento del dottore affinché possa medicarle. Probabilmente applicherà una pomata antibiotica e coprirà adeguatamente le vesciche con dei bendaggi sterili, così da limitare il rischio di infezioni, ridurre al minimo le possibilità di cicatrici e favorire la guarigione.
Cambia la fasciatura 1-2 volte al giorno (se la zona è accessibile), ma sii cauto quando la togli, per evitare di fare altri danni. Devi cambiarla immediatamente anche se si bagna o si sporca accidentalmente.
Quando la bolla si rompe devi applicare una pomata antibiotica sulla zona e coprirla con un’altra fasciatura pulita senza stringere troppo.
Se l’infezione si diffonde
Se il medico ritiene che possa diffondersi un’infezione, ti prescriverà un breve ciclo di antibiotici per via orale. Ricorda che alcuni antibiotici possono causare un incremento della sensibilità al sole aumentando così il rischio che tu possa bruciarti di nuovo. Assicurati di stare all’ombra!
E usa le creme solari!
E, d’ora in avanti, proteggiti da ulteriori danni alla tua pelle. La prevenzione è sempre la prima linea di difesa contro le scottature. Sono tante le cose che puoi fare per proteggerti dalle scottature: usare creme solari con un SPF di almeno 30; riapplicare la protezione ogni due ore; indossare indumenti protettivi, magliette a maniche lunghe, cappelli, occhiali da sole ed evitare di esporti al sole nelle ore di picco (solitamente tra le 10.00 e le 16.00).
Hai imparato la lezione? E ora promettile che seguirai le raccomandazioni!
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico