Pensavi di aver scansato l’influenza… invece eccola qua! Che fare?
“Per fortuna quest’anno ho scansato l’influenza” e invece no! Siete alla fine di un pomeriggio di un giorno faticoso, come tanti. Stanchi, stanchissimi. Ma, oggi, anche indolenziti. Con la testa pesante, un inizio di mal di gola e una vaga sensazione di nausea. Mancava giusto il primo starnuto. Eccolo. E un inizio di naso arrossato. Sono i sintomi tipici di una malattia da raffreddamento, con ogni probabilità un’infezione da parte del virus dell’influenza. Inutile illudersi che passi in una notte.
E niente vaccino
Neanche quest’anno avete provveduto per tempo alla vaccinazione, unica vera arma di prevenzione, e l’influenza è arrivata: quasi impossibile sfuggire, del resto, nei mesi che vanno da novembre a marzo. Tra poche ore la febbre salirà (fino a 38,5-39°C, se siete sfortunati anche a 40°C). I segnali sono chiari e l’evoluzione del quadro clinico prevedibile. Non resta che rassegnarsi, cercando di ricordare che cosa si deve fare per arginare i danni e limitare le sofferenze.
Il riposo è la migliore medicina
Testa pesante, stanchezza, dolori diffusi, e magari tosse, starnuti, raffreddore o brividi. La sintomatologia è inequivocabile: siete stati colpiti dal virus dell’influenza. Curarsi subito permetterà di arrivare prima e meglio alla piena guarigione, mentre qualche accorgimento pratico aiuterà a evitare il contagio di familiari e amici, che ve ne saranno indiscutibilmente grati.
Non desiderate altro che mettervi a letto? Perfetto. Perché in caso di influenza il riposo è la migliore medicina. Permette all’organismo di risparmiare energie e di concentrarsi sull’attività più importante e urgente: combattere i virus dell’influenza con la massima efficienza per guarire presto e bene.
Vale la pena rinunciare
Avevate in programma un incontro di lavoro irrinunciabile, la cena con gli amici, il concerto atteso da mesi, il week-end sulla neve già pagato? Pazienza, sarà per un’altra volta, e nessuno ne farà un dramma perché con la vostra assenza avrete evitato di favorire la trasmissione di una delle malattie infettive più diffuse tra adulti e bambini e particolarmente rischiosa per chi soffre di malattie croniche, in particolare di tipo respiratorio (asma, enfisema, BPCO ecc.) e cardiovascolare (coronaropatie, insufficienza cardiaca ecc.).
Cosa fare
Per alcuni giorni (in media da tre a sette) tutto ciò che dovete fare è restare tranquillamente a casa, in un ambiente confortevole, ma non troppo caldo; affaticarvi il meno possibile; mangiare cibi sani e digeribili, ma nutrienti, anche se non avete appetito e cercare di bere il più possibile, ma a piccoli sorsi, in caso di febbre alta, nausea e vomito, per evitare la disidratazione; aumentare l’assunzione di vitamine, attraverso tanta frutta e verdura fresche, spremute e succhi di frutta e/o integratori multivitaminici e di sali minerali.
Quando assumere farmaci sintomatici e per quanto tempo?
FANS e altri antipiretici sono farmaci efficaci, sicuri, generalmente ben tollerati e ampiamente collaudati: per questa ragione possono essere acquistati senza ricetta medica e usati in un contesto di autocura, con evidenti vantaggi pratici soprattutto nella stagione delle malattie da raffreddamento. Naturalmente, per trarne i massimi benefici senza inconvenienti di alcun tipo, è necessario imparare a usarli bene.
La principale, ben nota, avvertenza relativa ai FANS è di non prendere questi farmaci a stomaco vuoto, soprattutto se tendete a soffrire di acidità gastrica o di malattia da reflusso gastroesofageo. Per evitare problemi, è sufficiente mangiare un pezzo di pane, qualche cracker o un paio di biscotti poco prima di assumere la compressa o il granulato effervescente. In presenza di una spiccata ipersensibilità gastrica o in caso di altre specifiche condizioni, per prevenire fastidi si può associare al FANS, su consiglio del medico, un gastroprotettore.
Rispettare la posologia
Il secondo aspetto chiave da considerare per il corretto trattamento della febbre e degli altri sintomi dati dal virus dell’influenza è che si deve sempre seguire la posologia riportata sul foglietto illustrativo inserito nelle confezioni o le indicazioni del proprio medico. Riguardo alla durata, di norma, la terapia con FANS può essere seguita per 4-5 giorni, periodo solitamente sufficiente per rimettersi in sesto. Se così non fosse o se la sintomatologia addirittura peggiorasse (soprattutto sul fronte respiratorio), meglio interpellare subito il medico per una visita di controllo e le ulteriori terapie del caso. Potrebbero essere intervenute complicanze da trattare in modo mirato.
Attenti agli antibiotici
Ultima avvertenza fondamentale: mai assumere antibiotici se non sono stati specificamente prescritti. Contro l’influenza non servono e debilitano l’organismo, riducendo le possibilità di eliminare i virus dell’influenza e, quindi, quelle di guarire in fretta. Quando il medico ritiene necessario un ciclo di terapia antibiotica, è consigliabile abbinare al trattamento l’assunzione di fermenti lattici probiotici, che aiutano a prevenire una destabilizzazione della microflora intestinale e i relativi fastidi gastroenterici (in particolare, la diarrea).
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico
Fonte: www.saperesalute.it – Rosanna Feroldi – Biologa