Epo e globuli rossi. No ossigeno, no party.
Di globuli rossi nel sangue ne abbiamo un’esagerazione: migliaia di miliardi. Ciononostante, non ne abbiamo mai abbastanza. Chi ha ricevuto una trasfusione sanguigna e conosce l’euforica sensazione di benessere che si prova, sa di cosa stiamo parlando. La ragione è che i globuli rossi sono quelli che vanno a prendere l’ossigeno nei nostri polmoni e lo portano buoni buoni a tutte le altre cellule del nostro corpo, che di ossigeno ne hanno bisogno come il pane.
No ossigeno, no party
Più globuli rossi, più ossigeno, più energia. No ossigeno, no party. Per questo chi soffre di anemia è spesso debole, fiacco, svogliato (ma ci sono anche quelli che hanno solo i sintomi, e non l’anemia).
Fino agli anni novanta l’unico trattamento per l’anemia (a parte mangiare carne di cavallo) erano le trasfusioni. Dopo però è venuta fuori la tanto discussa Epo.
Cos’è l’Epo (eritropoietina)
L’eritropoietina è una proteina che aumenta la produzione di globuli rossi (detti anche eritrociti). Questo effetto dipende dalla capacità dell’Epo di dissuadere dal suicidio e di rendere più produttive le cellule da cui derivano i globuli rossi, dette precursori. Grazie a questa innovazione, adesso gli anemici possono spesso evitare le trasfusioni (ed i rischi associati) e ricevere invece qualche siringone di Epo.
Il doping è Epo
L’ossigeno, però, è un po’ come i soldi: fa gola a tanti. Più ossigeno nel sangue significa più energia e più resistenza per i muscoli. Come resistere alla tentazione di procurarsi un po’ di ossigeno in più? Immaginate il vantaggio che può dare un po’ di ossigeno in più a chi percorre duecento chilometri al giorno su una bicicletta, su e giù per delle montagne, per venti giorni di fila. Ebbene sì, si parla di ciclismo. E siccome questo sport ha una gloriosa storia di beveroni esplosivi che risale ai tempi di Coppi, immaginate l’impatto dell’Epo sul mondo del ciclismo: come una botte di vino ad una riunione degli Alcolisti Anonimi.
La lotta contro il doping
L’Epo è una proteina presente nel nostro sangue normalmente in piccole quantità, la cui concentrazione aumenta in risposta a perdite di sangue o anemia. Distinguere l’Epo iniettata (sintetica) da quella umana è estremamente difficile. Ma comunque possibile.
La lotta contro il doping è anche una lotta per proteggere la salute degli sportivi. L’uso di Epo in soggetti sani porta alla produzione di talmente tanti globuli rossi che il sangue diventa denso come il miele e il rischio di infarto o ictus diventa elevato.
Fonte: Biocomiche.it
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico