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Castelli di sabbia o terapia?

Castelli di sabbia o terapia?

Sei sdraiata comodamente in riva al mare, chiudi gli occhi (un occhio solo se hai bambini da sorvegliare) e torni bambina.

Sei inginocchiata nella sabbia, costruisci il “forno” o il “castello” con il “fossato” in cui rovesci secchielli di acqua di mare… ti stai divertendo?

Terapia con la sabbia

Si chiama Sandplay, Gioco della Sabbia, ed è stato ideato dal grande psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung e ha una validità diagnostica e un’efficacia terapeutica riconosciuta tanto per gli adulti quanto per i bambini, per i quali viene infatti utilizzato anche nell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.

La sabbia, infatti, non è solo uno dei materiali più affascinanti per i bimbi, che ne vengono attratti istintivamente già da piccolissimi, ma ha un valore simbolico molto importante: è facilmente trasformabile e plasmabile, rappresenta l’atto della creazione e, grazie a un armamentario fatto da piccoli oggetti e personaggi, viene rappresentato un ‘universo in miniatura’ e diventa ‘visibile l’inconscio’. Questa la teoria.

Giocare con la sabbia fa bene

Quindi, quando giocavamo in spiaggia da piccoli, riempendoci il costume di sabbia, sfidando le infezioni, sporcandoci allegramente,  costruendo le piste trascinati per i piedi, sedere a terra, dall’amico più grande e forzuto, o magari da papà… facevamo terapia? Forse no, ma giocare con la sabbia è bello e creativo, quando da piccoli giocavamo con la sabbia e si girava il secchiello a testa in giù per dare forma al nostro castello di sabbia bagnata, battendo sul fondo per farlo staccare, se veniva bene ci sentivamo grandi architetti. Era uno studio approfondito: più acqua, meno acqua, fino a raggiungere la perfetta consistenza evitando la frana delle pareti o la sabbia che restava bloccata nel secchiello.

Le infezioni

Forse giocare con la sabbia può portare infezioni di vario genere… ma non giocarci sarebbe davvero un peccato! Sciacqua spesso i bambini, tienigli le unghie corte, controlla alla sera eventuali macchioline strane sulla pelle, senza ansia, mentre spalmi dolcemente la crema solare, e pensa: ne vale comunque la pena!

Le informazioni fornite hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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