Quanti anni di lavoro in una vita?
Quanti anni dormiamo in una vita? Quanti ne passiamo a mangiare? Secondo alcuni dati, riferiti alla popolazione italiana calcolati per una vita media di 85 anni, passiamo 187 giorni a litigare, 1 anno a fare la spesa, 17 anni seduti, 27 anni a dormire e 30 in piedi, 2 anni a lavarci, 4 a cucinare, 5 al telefono, 6,5 a mangiare, 11 a fare le pulizie di casa e a guardare la televisione. E poi, 8,5 anni a lavorare. Un decimo della nostra vita, calcolando dalla nascita alla morte, ma quasi metà della nostra vita adulta, dal primo lavoro alla pensione.
Diritto al comfort
Avremmo diritto tutti a un ambiente di lavoro confortevole che sia salubre e contribuisca al benessere dei nostri sensi attraverso un buon microclima, un’acustica corretta e un’illuminazione adeguata. Se l‘ambiente di lavoro è anche bello oltre che confortevole, questo non guasta.
Ne lavoro, comfort significa innanzitutto benessere fisico e psichico. Uno spazio di lavoro confortevole è il luogo giusto per lavorare, l’ambiente materiale e relazionale dove le persone possono vivere bene e produrre di più e con maggior piacere.
Stress da lavoro
Nella nostra società, sempre più frenetica e di corsa, è facile pensare allo stress da super lavoro come a un’inevitabile condizione da cui non si può sfuggire. Una dose minima di stress può anche essere salutare e fornirci il giusto carburante allo scopo di renderci ancora più capaci in quello che facciamo, ma il cosiddetto burnout, un vero e proprio collasso emotivo ed energetico dovuto al troppo impegno lavorativo, uccide la motivazione al lavoro ed è pericoloso per la nostra salute generale.
Per questo è importante un ambiente di lavoro che risponda alle specifiche esigenze di chi ci lavora.Se le condizioni ambientali lavorative non sono adeguate ciò si ripercuote negativamente sul senso di soddisfazione lavorativa, sulla produttività ma, soprattutto, sulla salute.
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.