In dermatologia il fototipo di una persona indica la reazione dell’epidermide quando è esposta alla radiazione ultravioletta e determina il tipo di abbronzatura che si può raggiungere. La consapevolezza rispetto al proprio fototipo rappresenta la base necessaria per prendersi cura delle propria pelle e comportarsi correttamente durante l’esposizione dei raggi UV.
Tipologie di fototipo e funzione
La dermatologia ha individuato sei tipologie di fototipo, distinguendo in base alla reazione che la cute manifesta nei confronti dei raggi UV. Questa capacità di risposta e di autoprotezione è dovuta alla quantità di melanina presente nell’epidermide.
La melanina è un pigmento fotoprotettivo, responsabile della colorazione della pelle umana. Questo polimero complesso, sintetizzato da un enzima chiamato tirosinasi, ha sede, oltre che nella cute, anche in altri parti del corpo: capelli, retina, midollo e ghiandola surrenale.
La sua funzione principale è di tipo protettivo: assorbe e respinge le radiazioni solari attraverso la formazione di uno schermo che funge da filtro. Però, la sua efficacia, nel contrasto dell’azione nociva dei raggi UV, non è assoluta, ma più o meno efficace a seconda della quantità presente.
Come riconoscere il proprio fototipo
I fattori che influiscono sulla sua distribuzione all’interno della cute sono diversi e legati all’etnia, all’età, alla regione corporea e, in misura minore, anche alle proprie abitudine e al proprio stile di vita.
La sua individuazione è abbastanza intuitiva e passa attraverso una serie di elementi quali il colore degli occhi, dei capelli, e della pelle. Vi sono diversi test che, a partire da semplici domande, possono calcolare il fototipo di appartenenza. Tuttavia, per essere certi di individuare quello giusto, è sempre meglio consultarsi con un esperto.[/p]